La percezione del colore muta in funzione degli altri colori circostanti, o in rapporto a quantitą e tipo di luce. Diminuendo l'intensitą della luce i colori indeboliscono e tendono verso l'azzurro cupo (l'azzurro si fa pił intenso e il rosso si oscura), mentre aumentandola tendono verso il giallo-arancio. Altre variazioni dipendono dalla qualitą della luce, ovvero dallo spettro cromatico di quest'ultima. Un quadro dipinto alla luce naturale risulterą alterato sotto la luce artificiale essendo questa in genere deficiente di raggi azzurri e prossimi all'azzurro. Se si accostano due colori di tonalitą diversa se ne aumenta la diversitą; ciascuno di essi tenderą ad apparire come fosse mescolato al complementare dell'altro (contrasto di tono). Se hanno lo stesso grado di luminositą ciascuno aumenterą in purezza e forza; se la luminositą č differente il meno luminoso lo diverrą ancor meno (contrasto di valore). Questa legge, gią intuita da Leonardo, si chiama contrasto simultaneo. Per essa un grigio neutro in un campo colorato tenderą verso il tono complementare del campo stesso. Per i toni della stessa gamma, il contrasto aumenta in tono e in valore l'intensitą del pił saturo e viceversa. In virtł del contrasto successivo, se guardiamo intensamente una immagine colorata e volgiamo poi l'occhio sopra un fondo bianco la vediamo su di esso colorata nel complementare. In B/N, una griglia di quadrati neri produce negli incroci la sensazione di un punto nero. E' lo stesso processo fisico-mentale che permette di ricucire eventuali parti grafiche mancanti.